Il FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) è il materiale raccolto dalla raccolta differenziata dell'organico (altrimenti detto umido). Si tratta di residui di cibo o preparazioni alimentari e frazioni assimilabili, come carta per alimenti sporca di residui alimentari. Fatta questa debita premessa veniamo al progetto di valorizzazione del FORSU per impianto integrato “biogas e alghe”, avviato nell’ambito delle attività del progetto SARR (Sistema Avanzato di Recupero dei Rifiuti) promosso da Veneto Green Cluster. Il professor Alberto Bertucco, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Padova spiega lo stato dell'arte dell'attività del gruppo di ricerca impegnato nel recupero del FORSU in impianto integrato biogas-alghe.
Il progetto è appunto uno dei 5 avviati da Veneto Green Cluster con
l’obiettivo di recuperare risorse dai rifiuti attraverso una collaborazione trasversale a tutti i
settori merceologici ed una partnership con Università ed Istituti di Ricerca. Berica Impianti, con il supporto del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona e il Dipartimento Scienze Ambientali,
Informatica e Statistica dell’Università di Venezia, sta sviluppando un
modulo (sviluppato in un container) semplice da gestire su piccola scala (circa
1 tonnellata/giorno) per la produzione di energia (biogas) e l'alimentazione di alghe, sempre più utilizzate per uso terapeutico
Parallelamente a questo, il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Padova sta
continuando le analisi su scala di laboratorio per ottimizzare il trattamento
della frazione liquida di digestato tramite microalghe. In questa prima fase,
il lavoro di UNIVR e UNIVE si è concentrato principalmente sullo studio
relativo alla situazione della raccolta e della tipologia della frazione
organica, così come alle possibili modalità di trattamento per la stessa
frazione. In questo modo è stato possibile caratterizzare il materiale che attraverso
il modulo ideato da Berica andrà a trattare.
Berica, ha cominciato la fase di
progettazione del modulo, realizzabile in un container di circa 12 m di
lunghezza. UNIPD invece ha definito lo stato dell’arte relativo all’impiego
delle microalghe nel trattamento delle acque reflue, in modo da poter avviare
l’attività sperimentale di trattamento del digestato (fornito da Berica
Impianti) su scala di laboratorio. In questa prima
fase di progettazione risulta prezioso il contributo consulenziale di Elite Ambiente che, forte della propria
esperienza nella triturazione di rifiuti, ha consigliato i macchinari più
adeguati per il trattamento fisico della frazione organica.