Valorizzare le scorie di acciaierie è l'obiettivo del progetto finanziato dalla Regione Veneto promosso dalla Rete d'impresa Regionale (RIR) Veneto Green Cluster. Il progetto, parte dei Sistemi Avanzati per il Recupero dei Rifiuti (SARR) presentato dalla rete d'impresa Green Tech Italy, è stato avviato a marzo 2018 da un gruppo di lavoro che vede la partecipazione congiunta di imprese e un polo universitario.
Attraverso questo progetto si vuole individuare una modalità per valorizzare la cosiddetta “scoria da metallurgia secondaria” (sms) da processo di affinazione, per non conferirla più in discarica mettendo sul mercato soluzioni di prodotto rispondenti alle prescrizioni normative e alle richieste di mercato a costi confrontabili, se non inferiori, a quanto attualmente adottato. Nello specifico si vuole sviluppare un nuovo materiale (materiale avanzato) con l’impiego del rifiuto da alto forno degli impianti siderurgici attraverso l’implementazione di una linea di trattamento (processo di produzione avanzato) allo scopo di produrre un legante a basso impatto ambientale.
I soggetti coinvolti nel progetto sono il CIRCE (Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo Studio dei Materiali Cementizi e dei Leganti Idraulici) dell’Università di Padova, l’Acciaieria Beltrame, la Fonderia Safas, la Fonderia Corrá, Elite Ambiente, Safond-Martini, Opice Rete di Impresa, Finbeton, Sipe Spa e Ferrari bk, Metalco srl, Novaedil srl, e Sima srl.
Le prime fasi del progetto sono state caratterizzate dall’attuazione di analisi preliminari sui rifiuti, in particolare nella definizione delle variabili possibili dei campi di applicazione in edilizia e nella definizione dell’iter tecnico e burocratico e dei requisiti minimi di conversione della scoria in materia prima secondaria (MPS).
Nelle fasi successive programmate, verrà sviluppata, per ogni campo di applicazione, una specifica formulazione, impiegando inerti e additivi di secondo impiego da miscelare, nelle opportune proporzioni, al legante idraulico a basso impatto ambientale da sviluppare. Tipo, qualità e quantità di additivi sono opportunamente bilanciati al fine di formulare mix-design dedicati che conferiscano al prodotto finale proprietà tali da rispondere alle singole esigenze del settore di riferimento. Dalle formulazioni si realizzeranno dei prototipi che verranno caratterizzati a livello chimico-fisico e che, a differenza di quanto già sul mercato, presenteranno l’innovazione di essere realizzati con il maggior quantitativo possibile di componenti di secondo impiego e con costi di produzione tali da renderli concorrenziali sul mercato dei prodotti tradizionali.