Il Cluster SPRING ha partecipato alla presentazione del
Patto di Ricerca, promosso dal Ministro per l'Istruzione, Università e
Ricerca, On. Lorenzo Fioramonti, che si è tenuta a Roma lo scorso 23 ottobre
presso la Camera dei Deputati.
L’On. Roberto
Fico, Presidente della Camera dei Deputati, ha
aperto l’incontro, sottolineando come il Patto per la ricerca possa essere la
via per inserire stabilmente la ricerca pubblica/privata e la formazione tra le
priorità dell’agenda politica del nostro Paese, provando a recuperare il
ritardo accumulato.
L'Unione
europea aveva fissato infatti, già nel 2000 e ribadito nel 2010, l'obiettivo di
portare gli investimenti pubblici e privati in ricerca e sviluppo al 3% del PIL
entro il 2020. Tuttavia, secondo i dati OCSE relativi al 2017, il valore di investimenti
nell'Unione europea si assesta intorno al 2,03% mentre in Italia all'1,38%.
Le risoluzioni
approvate da Camera e Senato sulla Nota di aggiornamento del Documento di
economia e finanza 2019 indicano l’intenzione del Governo, con la prossima legge
di bilancio, ad andare nella direzione del sostegno e della qualificazione del
sistema di istruzione, formazione, alta formazione, università, ricerca e
innovazione.
L’On. Lorenzo
Fioramonti è intervenuto per informare che il Patto per la ricerca
intende raccogliere idee e proposte che verranno condivise per attivare un
dibattito nazionale, attraverso una serie di tavoli di lavoro che
coinvolgeranno le aziende, gli enti di ricerca e le università.
Vengono quindi
illustrati i Dieci impegni indicati nel Patto:
1.
Investimenti in ricerca e sviluppo
2.
Sviluppo sostenibile come mainstream
3.
Co-produzione con università, istituzioni AFAM ed enti di
ricerca
4.
Puntare sul lavoro qualificato
5.
Fare della ricerca il cuore del Made in Italy
6.
Ricerca e innovazione sociale sul territorio
7.
Internazionalizzazione
8.
Qualità del lavoro
9.
Riconversione industriale
10. Agenzia nazionale per la
ricerca e l’innovazione
A seguire, sono intervenuti esponenti del mondo della ricerca e della
formazione, seguiti dalle imprese, che in generale hanno
dato riscontro positivo a quanto espresso nel Patto, sottolineando
l’importanza delle collaborazioni tra imprese e Università/enti di ricerca.
Nella sessione
successiva hanno preso la parola le associazioni di categoria e i
sindacati.
In particolare, vi riportiamo l’intervento di Confindustria, che
ha evidenziato l’importanza di aver posto al centro del dibattito la ricerca
pubblica e privata.
Tra le azioni suggerite da Confindustria ci sono:
· Rendere strutturale il
credito d’imposta.
· Riordino di tutti gli
strumenti di finanza di ricerca per le imprese. T
· Sostenere la domanda
pubblica d’innovazione
· Far sì che tutti i
ministeri lavorino con una stessa cabina di regia.
· Soggetti come i cluster
tecnologici nazionali e i competence center devono essere messi insieme per
creare un unico soggetto
Ha chiuso la giornata l’On. Fioramonti, chiedendo la
collaborazione di tutti a lavorare congiuntamente sui tavoli specifici, per
dare concretezza al documento, e sottolineando l’importanza che l’Italia lavori
al meglio per avere anche un ruolo fondamentale nella nuova programmazione
europea e in Horizon Europe.
Per un
approfondimento, vi condividiamo anche i link alla pagina dedicata sul sito
web del MIUR e gli articoli dedicati da Ansa e Repubblica.