Le iniziative intrapresa nel progetto ECE, prima esperienza di promozione dell’internazionalizzazione di Veneto Green Cluster, offrono alcuni segnali interessanti.
Il progetto pone la sfida di coniugare aspettative e obiettivi individuali o settoriali con la volontà della rete innovativa di promuovere un valore sistemico regionale, espressione di specializzazioni (servizi, prodotti e processi) industriali ispirate al paradigma dell’economia circolare e più in generale alla sostenibilità.
Le imprese coinvolte sono rappresentative dei multi settori presenti in Veneto Green Cluster: agroindustriale (Distillerei Bonollo Umberto spa), arredo/edilizia (Metalco srl, Ferrari BK srl), plastica (Mon Plast srl), gestione integrata delle acque (2F Water Venture srl - IWS), gestione integrata dei rifiuti (Elite Ambiente srl), guidate da Green Tech Italy, con il compito di rappresentare collettivamente la rete.
Attraverso azioni collettive e/o individuali (partecipazione a 7 fiere internazionali in Italia e all’estero, tre esperienze di incoming e sviluppo di ben 4 piani di lancio di nuovi prodotti/servizi all’estero), ove ogni impresa affronta problematiche specifiche, è stato attribuito il compito di promuovere una nuova concezione di prodotto/servizio, che indipendentemente dalla qualità intrinseche e funzionali, fosse attenta a
- ridurre il consumo di risorse o dare la possibilità al consumatore finale di farlo,
- al riutilizzo di un prodotto per lo stesso scopo nella sua forma originale o con pochi miglioramenti o modifiche,
- alla rigenerazione correlata ai processi di rinnovamento del prodotto e di rigenerazione dei componenti,
- al riciclo nelle diverse forme di recupero e conversione di materiali.
Dalle varie esperienze realizzate fino ad oggi nei mercati obiettivo (Europa, Nord America, Israele), in luoghi e momenti che fotografano le dinamiche internazionali, si traggono le seguenti indicazioni.
I principali rischi sono provocati da:
• un'inflazione più alta del previsto sulla scena mondiale, soprattutto negli Stati Uniti e nelle principali economie europee, che ha provocato un inasprimento delle condizioni finanziarie;
• un marcato e deciso rallentamento della Cina, a causa dei focolai e delle chiusure imposte dalla recrudescenza del virus, che rallenta crescita del Paese;
• i persistenti effetti negativi legati alla guerra in Ucraina.
I mercati trainanti appaino gli Stati Uniti, in Europa la Polonia e Svizzera. Ottimi segnali anche per la Turchia, e per le economie asiatiche di Corea del Sud e Indonesia.
Per i temi specifici caratterizzanti il progetto, emerge come la transizione green nella regione asiatica rappresenta una importante opportunità di export di tecnologie per l’energia da fonti rinnovabili (in particolare impianti eolici e idroelettrici), anche se rimane forte la concorrenza della Cina.
Ricordiamo che dall’inizio del nuovo secolo i mercati emergenti della regione Asia Pacifico (APAC) hanno rappresentato il principale traino della crescita mondiale, con una media annua superiore al 6,5% nel periodo 2000-2021, risultando al contempo responsabili della produzione di circa la metà delle emissioni globali di CO2.
Il percorso di decarbonizzazione rappresenta pertanto una sfida particolarmente rilevante per tutte le economie mondiali.
A livello microeconomico, le imprese partecipanti al progetto segnalano le seguenti opportunità:
• il lancio di nuovi prodotti nei mercati internazionali concepiti per valorizzare le caratteristiche “green” degli stessi, quindi aventi una composizione materica che valorizzi materiali riciclati e/o riciclabili, progettati per avere un ciclo di vita sostenibile ambientalmente, è certamente una strategia/investimento che deve essere sostenuto: il valore dei prodotti così concepiti viene apprezzato e richiesto dai clienti
• le Fiere dimostrano ancora una volta di essere una straordinaria occasione per verificare lo stato del business, rendersi conto del livello qualitativo dei prodotti/servizi che appaiano sull’orizzonte internazionale, al fine di ottimizzare il posizionamento del prodotto/servizio: la diretta partecipazione in qualità di espositore pone l’azienda davanti ad una sfida decisamente utile, i contatti e riscontri che si registrano rispetto alle nuove proposte, sono una cartina di tornasole difficilmente sostituibile con altri canali, anche digitali
• gli incoming rimangono una utilissima occasione per mostrare le potenzialità dell’impresa in funzione di partnership internazionali strutturate e durature.
Al momento, viene quindi confermata la bontà delle scelte iniziali a livello di mix delle azioni da intraprendere, interessante sarà verificare, alla fine del progetto, come saranno sintetizzati i singoli piani export.
Le opportunità del mercato internazionale sono molto elevate, tecnologie, prodotti e soluzioni green vengono richiesti in modo diffuso e impellente, ma si punta molto alla qualità e innovazione, e soprattutto ad un valore reale dimostrabile: in questo senso, le aziende devono essere reattive e consapevoli del livello qualitativo delle loro proposte, altrimenti si viene facilmente superati da una concorrenza altamente qualificata, proveniente ormai da tutte le parti del mondo.
Per maggiori informazioni contattate Veneto Green Cluster.