
Il progetto VALORLEGNO – “Filiera del legno veneto: sistemi avanzati di valorizzazione delle produzioni”, condotto dalla Rete Innovativa Regionale FORESTAOROVENETO in partnership con VENETO GREEN CLUSTER e diversi organismi di ricerca, si pone l'obiettivo strategico di affrontare diverse tematiche e criticità legate alla valorizzazione del legno e alla promozione di soluzioni innovative nella filiera veneta, con una forte enfasi sulla sostenibilità ambientale e la competitività internazionale.
I risultati preliminari conseguiti entro la prima fase di attuazione (fino al 30 settembre 2025) dimostrano un significativo progresso in tutte le aree chiave del progetto, dalla gestione della materia prima alla prototipazione di nuovi materiali e sistemi costruttivi.
WP1: Valorizzazione della Filiera Corta e del Legno di Minor Pregio
Il WP1 si focalizza sulla valorizzazione del legname a basso valore, come quello bostricato o schiantato, rispondendo alle sfide poste dal cambiamento climatico e dalle nuove normative europee come il regolamento EUDR e il carbon farming.
I principali risultati raggiunti includono:
- Tecnologie Innovative (D1.1): È stata completata un’analisi approfondita della letteratura e del mercato per individuare le principali caratteristiche delle tecnologie esistenti a livello europeo in grado di valorizzare il legname di minor pregio. Questa analisi ha definito la metodologia per identificare le soluzioni più innovative, specialmente quelle relative ai prodotti ottenibili da residui e sottoprodotti, come bioplastiche e biotessuti.
- Contesto Normativo e Crediti di Carbonio (D2.1): È stata realizzata una valutazione del contesto normativo riguardante il ruolo del legno stoccato per la generazione di crediti di carbonio. L'analisi ha esaminato in dettaglio il Regolamento UE 2024/3012 (CRCF), identificato come il principale riferimento normativo, sebbene il completamento del report e la valutazione economica siano vincolati alla definizione definitiva delle metodologie di certificazione (attesa entro la fine del 2025).
WP2: Tracciabilità tramite Tecnologia Blockchain
Il WP2 mira a sviluppare strumenti di tracciabilità integrati, basati su tecnologia blockchain e tecniche di anomaly detection, per garantire la qualità e la conformità alle normative (come l'EUDR, che entrerà in vigore a fine 2025 per le grandi imprese).
I risultati intermedi sono essenziali per la costruzione del prototipo digitale:
- Stato dell'Arte e Campo di Applicazione (D3.1, D3.2): È stato completato lo studio sullo stato dell’arte dei sistemi di tracciabilità, includendo l'analisi delle normative (EUTR/EUDR) e delle certificazioni (FSC/PEFC). È stato definito il campo di applicazione: la blockchain verrà integrata in tutte le macro-fasi della filiera (silvicolturale, artigianale/industriale e distributiva). La soluzione adotterà una blockchain pubblica Layer 2 (es. Polygon) per garantire alta sicurezza, decentralizzazione, immutabilità e disponibilità del dato, superando i limiti di scalabilità e costo.
- Progettazione della Soluzione (D4.1, D4.2): Sono state completate la progettazione preliminare della soluzione hardware e software e l'individuazione delle funzionalità chiave per l'applicazione decentralizzata (dApp) denominata LeVeTrace (Legno Veneto Trace). Una prima analisi dei costi operativi e di mantenimento ha confermato la convenienza dell'utilizzo di piattaforme Layer 2 rispetto a Ethereum.
- Definizione del Prototipo (D5.1): È stata individuata la prima versione del prototipo con funzionalità base, selezionando le migliori alternative tecnologiche per l'implementazione (es. Ethereum/Polygon come blockchain, Solidity/Vyper per gli Smart Contracts, IPFS/Pinata per lo storage dei dati off-chain).
WP3: Bioedilizia e Fondazioni Innovative
L'obiettivo è sviluppare e validare sistemi di fondazione innovativi, reversibili ed economici (a "secco") in alternativa alle tradizionali fondazioni in calcestruzzo, migliorando la sostenibilità degli edifici in legno.
I risultati ottenuti si concentrano sulla modellazione, la sperimentazione e la progettazione:
- Analisi dei Sistemi (D8.1): È stata completata la revisione della letteratura sui sistemi di fondazione per edifici in legno, evidenziando il potenziale dei pali in legno di piccole dimensioni (d<=25cm, l<=5m) per la riduzione dei costi e la migliore gestione termo-igrometrica del nodo di attacco a terra. Sono state analizzate tre soluzioni di connessione innovative: cuffia metallica, fazzoletto metallico e pannello in Kerto.
- Caratterizzazione del Sistema (D9.1): È stata completata l'analisi geotecnica e l'interazione terreno-struttura per il sito del prototipo. È stato individuato e caratterizzato un sistema di palificata in pali di legno di castagno, calcolando resistenza e spostamenti tramite modellazione FEM sotto carichi statici e sismici. La soluzione ottimale prevede pali di 5 metri (4,5 metri infissi) con un diametro minimo di 20 cm.
- Prove Sperimentali (D10.1): Sono stati completati i preparativi per le prove in situ e sono state eseguite prove preliminari di carico statico e dinamico, inclusa l'installazione dei pali pilota e la costruzione della struttura di contrasto.
- Progettazione Strutturale e Architettonica (D11.1, D12.1): La progettazione strutturale ha portato alla definizione di un modello numerico (FEM) definitivo, con l'analisi di diverse soluzioni di connessione fondazione-sovrastruttura e la scelta di utilizzare travi perimetrali in Glulam GL24 24x24 cm per la testa del palo. La progettazione architettonica del prototipo di edificio (destinato a uffici) è stata completata nella fase preliminare, basandosi sui principi di prefabbricazione e modularità e integrando soluzioni bioclimatiche come il brise soleil.
WP4: Progettazione e Ingegnerizzazione di Macchinari
Le attività mirano a sviluppare macchinari e impianti più efficienti e sostenibili per la lavorazione del legno.
- Essicazione e Termomodificazione (D18.1): È stato definito un protocollo di analisi e studio per la sperimentazione dei processi di essiccazione e termomodificazione. La termomodificazione è stata identificata come il processo più rilevante in termini ambientali. Sono state definite le metodologie analitiche (come la gascromatografia accoppiata a spettrometro di massa - GC-MS) per la mappatura delle emissioni e dei sottoprodotti.
- Pareti MHM: È stato avviato lo studio per sviluppare una tecnologia che consenta di produrre pareti MHM (Massive Holz Mauer) chiodate totalmente con chiodi in legno anziché in alluminio, migliorando le prestazioni strutturali.
- Linea Imballi: Sono state definite le specifiche funzionali per un nuovo sistema di pinzaggio retrattile (Task 16) e per lo sviluppo di una linea di imballaggi robotizzata per grandi formati (fino a 3000 mm), non ancora automatizzata sul mercato (Task 17).
WP5: Sviluppo e Produzione di Materiali Innovativi
Questo WP si concentra sull'ottimizzazione dei materiali compositi e sull'utilizzo di sottoprodotti come il biochar.
- Materiali Compositi (D24.1, D25.1): Sono stati raggiunti progressi significativi nello sviluppo di profili estrusi a base legno/polimero con migliorate performance di reazione al fuoco: ottenuta la classificazione Cfl-s1 per il decking Greenwood e B-s2,d0 per le pareti Woodn. L'integrazione di polimeri riciclati è stata scartata per problemi estetici e di sostenibilità economica. La campagna prove per l'ottimizzazione del processo è in corso, utilizzando macchinari industriali esistenti dopo aver rinunciato all'acquisto di strumentazione di laboratorio.
- Biochar (D26.1): È stata completata la ricerca e la caratterizzazione di 4 fonti industriali di biochar (tra cui scarti di castagne e residui boschivi). Lo studio conferma il potenziale del biochar come materiale adsorbente per la depurazione dei metalli pesanti nelle acque, grazie alla sua elevata porosità e capacità di scambio cationico.
WP6: Legno e Benessere
L'obiettivo è creare nuove classi di comfort e certificazioni integrate basate sui benefici psicologici che il legno genera negli ambienti interni.
- Analisi e Classificazione (D30.1, D30.2): È stata condotta l'analisi della letteratura sul benessere psicologico associato al legno. Sono stati selezionati e caratterizzati fisicamente 21 campioni di legno (incluse specie di basso pregio come l'abete rosso bostricato) e 3 campioni di controllo (materiali non lignei), misurandone massa volumica, umidità e colore. È stata affinata la metodologia per gli esperimenti psicologici, che testeranno la relazione tra le caratteristiche fisiche del legno e le dimensioni psicologiche di benessere (edonico ed eudaimonico) su un campione di partecipanti.
Per maggiori informazioni, dettagli ed eventualmente documentazione scrivere a: forestaoroveneto@legnoveneto.it
oppure venetogreencluster@greentechitaly.com