recupero del FORSU in impianto integrato biogas-alghe


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Le RIR ForestaOroVeneto e Veneto Green Cluster sono proponenti del progetto Core-wood, cofinanziato nell'ambito del POR FESR 2014-202, azione 1.1.4 .

I risultati del progetto sono stati pubblicati sulla rivista Sherwood Foreste ed Alberi Oggi, un bimestrale a diffusione nazionale. Insieme al suo supplemento “Tecniko & Pratiko” si propone di favorire la divulgazione tecnica, scientifica e politica, trasversalmente al settore forestale italiano.

Il numero 252 di Sherwood è caratterizzato dalla presenza di un Dossier sul “riposizionamento della filiera legno”. Si tratta di un interessante approfondimento che, benché basato su risultati e strategie messe in campo in Veneto, risulta per molti aspetti replicabile anche a livello nazionale. Dei quattro contributi presenti, il primo è una fotografia della filiera foresta-legno veneta, con alcune considerazioni sugli impatti provocati da Vaia. Il secondo è dedicato alle segherie, elemento cardine, ma al momento anello debole della filiera. Il terzo riporta l’esperienza di “Legno Veneto”, consorzio di aziende e marchio collettivo destinato a diventare un brand di valorizzazione del legno locale. Il quarto espone il “decalogo” individuato e sperimentato nell’ottica di migliorare la competitività della filiera. La trattazione si conclude con i punti di vista, dove sei esperti completano le informazioni del Dossier.


E' disponibile la Playlist con gli interventi descrittivi le attività e i risultati raggiunti dal progetto Sistemi Avanzati per il Recupero dei Rifiuti SARR, cofinanziato nell'ambito POR FESR 2014-2020 ASSE 1 AZIONE 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”.

Sono stati realizzati 7 videoclip che descrivono gli obiettivi, le metodologie e i risultati raggiunti durante il progetto.

I presentatori rappresentano i gruppi di lavoro costituiti da Imprese e Organismi di ricerca che hanno collaborato durante la ricerca.

I videoclip hanno uno scopo divulgativo, affrontano sinteticamente i principali temi sviluppati ma ogni necessità di approfondimento può essere direttamente richiesta a Veneto Green Cluster.


Il Consiglio Universitario Nazionale (CUN) ha ufficialmente approvato l’ordinamento didattico del CLM di nuova istituzione, di durata biennale ed erogato in lingua inglese, che entrerà a far parte dell’offerta formativa dell’Università di Padova a partire dall’anno accademico 2021/22. Le lezioni inizieranno il 1 ottobre 2021 e le iscrizioni al CLM sono già aperte.

Per informazioni dettagliate sulle caratteristiche e finalità del nuovo CLM, così come sugli obiettivi formativi è ora possibile consultare la pagina web www.chimica.unipd.it/circulareconomy. Il sito è disponibile anche in lingua inglese (www.chimica.unipd.it/en/circulareconomy) e include una sezione dedicata ai rapporti con le imprese, enti e istituzioni, oltre a una sezione news ed eventi nella quale verranno riportate le principali attività promosse inerenti alle tematiche legate all’Economia Circolare.

Per personale aziendale, esiste la possibilità di iscriversi a singoli corsi della laurea: https://www.unipd.it/corsi-singoli

Le Associazioni Alumni e Amici dell’Università di Padova e il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Padova stanno organizzando un ciclo di incontri online dal titolo “Ripensare circolare”. Con “Ripensare Circolare” s’intende offrire uno spazio comune, un contenitore e catalizzatore di iniziative e proposte che gravitano attorno alla sostenibilità, allo sviluppo green, al ripensamento virtuoso dell’economia. La formula è quella di un “tandem”, che vedrà coinvolti nel webinar un nostro docente ed un alumno UniPD attivo nel mondo dell’imprenditoria o della pubblica amministrazione. Il ciclo di incontri è descritto al link: https://www.alumniunipd.it/blog/2021/03/18/ripensare-circolare-il-ciclo-di-appuntamenti-sulleconomia-circolare/

–      29/03/2021, ore 17:30 – “La chiusura del ciclo della materia nell’economia circolare: opportunità e criticità”. Per info ed iscrizioni: https://www.alumniunipd.it/blog/event/la-chiusura-del-ciclo-della-materia-nelleconomia-circolare-opportunita-e-criticita/

–      13/04/2021, ore 17:00 – “Presente e futuro dello sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili”. Per info ed iscrizioni: https://www.alumniunipd.it/blog/event/presente-e-futuro-dello-sfruttamento-delle-fonti-energetiche-rinnovabili/



Veneto Green Cluster aderisce a ICESP e partecipa ai vari Gruppi di lavoro su tematiche ben definite. I Gruppi di Lavoro (GdL), sono aperti alla partecipazione di tutti gli interessati, anche non membri della Piattaforma stessa, in qualità di esperti della tematica, per alimentare dibattito e risultati. I GdL lavorano sulle tematiche di maggior rilevanza per l’economia circolare, selezionate sulla base dell’analisi, attraverso i principali documenti disponibili a livello nazionale (di istituzione pubblica e privata), delle principali priorità e problematiche che necessitano di valutazione di soluzioni di intervento, nonché suggerimenti da parte dei membri della piattaforma.

Ad oggi ICESP ha istituito sette gruppi di lavoro. Questi si riuniscono a cadenza periodica al fine di elaborare rassegne, rapporti tecnici e studi sui temi trattati nel corso delle proprie attività, organizzare eventi per la consultazione nonché stimolare la raccolta delle buone pratiche di economia circolare, in connessione ai lavori della Piattaforma Europea degli Stakeholder per l’Economia Circolare, ECESP.

I GdL producono una reportistica di notevole valore, che viene pubblicata sul sito di ICESP .

Per ulteriori informazioni contattate Veneto Green Cluster .


L'UNI ha istituito una specifica Commissione Tecnica sull'economia circolare (UNI/CT057) che si articola in 4 gruppi di lavoro.
In questo momento (dal 18 gennaio) sono state avviate per due di questi gruppi due inchieste pubbliche preliminari sui seguenti progetti:
  • Misurazione della circolarità: Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni.
  • Analisi di buone pratiche di economia circolare per la valutazione del loro funzionamento e delle prestazioni e per favorirne la replicabilità.

Con l'inchiesta pubblica preliminare UNI informa il pubblico che ha intenzione di avviare lavori di normazione in determinati settori o su specifici temi. L'inchiesta serve a vagliare le esigenze del mercato e individuare tutti i soggetti che rappresentano gli interessi in gioco.

Le due inchieste pubbliche preliminari avranno una durata di 15 giorni e saranno disponibili sul sito web UNI fino a lunedì 1 febbraio 2021. La pubblicazione di entrambi i progetti è prevista per dicembre 2021.

Potete visitare il sito UNI (https://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=8858&Itemid=2850) per poter fornire commenti e feedback sulle due inchieste pubbliche preliminari:
  • UNI1608856 Misurazione della circolarità - Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni. Il documento definisce un set di indicatori applicati a livello Macro, Meso e Micro, atti a valutare, attraverso un sistema di rating, (slegato da benchmark di settore) il livello di circolarità di una organizzazione o gruppo di organizzazioni. Il Sistema di Rating non ha livelli mi nimi di circolarità, ma rappresenta una valutazione sul livello raggiunto, rispetto a una applicazione massima di indicatori di circolarità, incrementabile nel tempo. Il documento contiene inoltre una applicazione sperimentale.
  • UNI1608977 Analisi di buone pratiche di economia circolare per la valutazione del loro funzionamento e delle prestazioni e per favorirne la replicabilità. Il documento contiene una analisi di buone pratiche di economia circolare di organizzazioni italiane. Le buone pratiche sono suddivise in macro-aree di applicazioni di economia circolare sulle quali sono state analizzate le performance e gli impatti delle organizzazioni selezionate (ad esempio: prodotto come servizio, estensione ciclo di vita del prodotto, utilizzo dei sottoprodotti). Il documento tratta anche dei miglioramenti quantitativi e qualitativi attesi e della replicabilità 

Nell'ambito del progetto SARR, si stanno sviluppando metodiche che possano misurare l'orientamento delle imprese all'economia circolare. Per maggiori info contattate Veneto Green Cluster.



"Economia Circolare & Innovazione: Le opportunità del re-impiego di rifiuti industriali" è stato il tema del workshop organizzato dalla Rete Innovativa Regionale Veneto Green Cluster, che si è svolto il 21 novembre scorso presso la sede del Gruppo Ethan a Grisignano. Antonio Casotto, presidente di Veneto Green Cluster, ha aperto i lavori ringraziando in particolare imprenditori, ricercatori e i professori universitari coinvolti nel progetto SARR (Sistemi Avanzati di Recupero Rifiuti) di cui Enrico Cancino, Coordinatore di Vento Green Cluster, ha accennato i risultati conseguiti in questo primo anno e mezzo di attività, oltre a presentare le opportunità di avviare nuovi progetti visti i bandi in corso di pubblicazione. La prof. ssa Valentina Beghetto, Direttore Scientifico di Veneto Green Cluster, è intervenuta riguardo agli esempi di re-re-impiego dei rifiuti industriali con particolare attenzione alla loro valorizzazione economica e riduzione degli scarti, mentre Mirko Muraro, amministratore di ECO-Management, ha presentato due case history di attività industriali legate all'economia circolare. L'ultimo intervento è stato presentato Prof. ssa Eleonora Di Maria sul tema dell'innovazione tecnologica legata all'ambito digitale e Industria 4.0.

Nei seguenti video pubblichiamo le interviste rilasciate dai relatori:






L'ing. Antonio Casotto, presidente del gruppo Ethan e fra i promotori della Rete Innovativa Regionale (RIR) Veneto Green Cluster, ha presentato i risultati raggiunti con il progetto sui Sistemi Avanzati di Recupero dei Rifiuti (SARR) nell'ambito della presentazione del Piano Industriale del Veneto, evento che si è tenuta presso l'Aula Magna dell'Università di Verona, lunedì 25 marzo.

Il progetto SARR, promosso da Veneto Green Cluster, punta a recuperare risorse dai rifiuti attraverso la realizzazione di una piattaforma tecnologica collaborativa per la ricerca e l'innovazione nell’ambito di un’economia circolare, in cui attivare un meccanismo virtuoso, standardizzato e informatizzato che, per ogni rifiuto, preveda: 1.Caratterizzazione del rifiuto, 2.Analisi dei mercati di sbocco, 3.Processo di trasformazione, 4.Industrializzazione, 5.Regolamentazione economica dello scambio. Sono 5 le applicazioni commerciali associate al progetto SARR e in particolare:

- Impiego di scarti di acciaierie in edilizia; 
- Recupero del FORSU in impianto integrato biogas-alghe;
- Recupero delle plastiche eterogenee per asfalti modificati;
- Recupero del cartongesso per nuovi impieghi in edilizia;
- Recupero di molecole bioattive da scarti di frutta.

Fondamentale in queste attività è stato il ruolo dei partner rappresentati, oltre che dalle imprese produttrici del rifiuto e imprese utilizzatrici del rifiuto recuperato, organismi di ricerca e imprese di gestione e trasformazione del rifiuto.


Nelle immagini il pubblico che, nell'Aula Magna di Verona, ha assistito alla presentazione del Piano industriale del Veneto, e l'ing. Antonio Casotto durante l'esposizione die risultati del SARR.


Il FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) è il materiale raccolto dalla raccolta differenziata dell'organico (altrimenti detto umido). Si tratta di residui di cibo o preparazioni alimentari e frazioni assimilabili, come carta per alimenti sporca di residui alimentari. Fatta questa debita premessa veniamo al progetto di valorizzazione del FORSU per impianto integrato “biogas e alghe”, avviato nell’ambito delle attività del progetto SARR (Sistema Avanzato di Recupero dei Rifiuti) promosso da Veneto Green Cluster.  Il professor Alberto Bertucco, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Padova spiega lo stato dell'arte dell'attività del gruppo di ricerca impegnato nel recupero del FORSU in impianto integrato biogas-alghe.





Il progetto è appunto uno dei 5 avviati da Veneto Green Cluster con l’obiettivo di recuperare risorse dai rifiuti
attraverso una collaborazione trasversale a tutti i settori merceologici ed una partnership con Università ed Istituti di Ricerca. Berica Impianti, con il supporto del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona e il Dipartimento Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università di Venezia, sta sviluppando un modulo (sviluppato in un container) semplice da gestire su piccola scala (circa 1 tonnellata/giorno) per la produzione di energia (biogas) e l'alimentazione di alghe, sempre più utilizzate per uso terapeutico 

Parallelamente a questo, il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Padova sta continuando le analisi su scala di laboratorio per ottimizzare il trattamento della frazione liquida di digestato tramite microalghe. In questa prima fase, il lavoro di UNIVR e UNIVE si è concentrato principalmente sullo studio relativo alla situazione della raccolta e della tipologia della frazione organica, così come alle possibili modalità di trattamento per la stessa frazione. In questo modo è stato possibile caratterizzare il materiale che attraverso il modulo ideato da Berica andrà a trattare.

Berica, ha cominciato la fase di progettazione del modulo, realizzabile in un container di circa 12 m di lunghezza. UNIPD invece ha definito lo stato dell’arte relativo all’impiego delle microalghe nel trattamento delle acque reflue, in modo da poter avviare l’attività sperimentale di trattamento del digestato (fornito da Berica Impianti) su scala di laboratorio.
 In questa prima fase di progettazione risulta prezioso il contributo consulenziale di Elite Ambiente che, forte della propria esperienza nella triturazione di rifiuti, ha consigliato i macchinari più adeguati per il trattamento fisico della frazione organica.